domenica 18 dicembre 2011

Nel nome del cemento, l'ex Mulino sotto assedio

Guardate la foto qui affianco. Il volto di una misteriosa Santa spicca all'improvviso fra i pezzi d'intonaco che cadono, i fili della corrente, il degrado più assoluto. La donna ci guarda stupita e preoccupata. È ritornata alla luce, dopo essere rimasta per secoli sepolta sotto la calce e l’indifferenza. Piombata nel futuro all’improvviso come in un film, sembra chiedersi cosa ne è stato del suo mondo. E soprattutto perché sia stata dimenticata da tutti. Purtroppo per lei si trova in Italia e il suo Paese non vuole spendere soldi e tempo per l’arte (“con la cultura non si mangia” affermava sprezzante l’ex ministro dell’economia). E purtroppo per lei si trova a Cisterna, città in cui la sensibilità artistica della politica è ancora più bassa di quella che aveva Tremonti. La maggior parte dei suoi concittadini ne ignora persino l’esistenza, solo i pochissimi appassionati della storia locale sanno che l’ex Mulino Luiselli, il rudere abbandonato che domina la parte settentrionale del Corso della Repubblica, un tempo era il Convento francescano di Sant’Antonio Abate. La struttura dotata di una chiesa, un campanile e un curioso chiostro a tre lati venne fatta edificare nel 1568 dal Duca Bonifacio Caetani, poco fuori le mura dell'allora città, fra la campagna e le case. Per due secoli, il Convento ospitò fra i dieci e i quindici frati e i Caetani si impegnarono ad abbellirlo chiamando i fratelli Zuccari, Girolamo Siciolante da Sermoneta e il francese Duperac. Le cronache dell’epoca descrivono la chiesa con sei altari e ricca di affreschi e dipinti. E a quest’epoca cui va dotata probabilmente anche la Santa stupita e preoccupata. Il chiostro riportava la vita di San Francesco come si usava allora e sotto la chiesa si trovava anche una serie di grotte e cripte simili a quelle sotto Palazzo Caetani. Poi nel XVIII secolo i frati e i Caetani litigarono per ragioni economiche e se ne andarono. Il Convento attraversò varie vicissidutini, fu affidato ad altri ordini poi fu sconsacrato e usato come porcile, cantina, stalla per le bestie. Passato alla famiglia Luiselli, agli inizi del Novecento, fu ampliato e trasformato in un mulino industriale. Intanto il suo tesoro artistico veniva disperso. L'altare centrale fu portato a Tor Tre Ponti, le campane a Sermoneta, un trittico a Roma. Gli affreschi furono ricoperti con l’intonaco e dimenticati. Poi negli anni Settanta il Mulino fallì e fu abbandonato al suo destino. Diventò così il rudere che vediamo oggi, quello che grazie alla sua posizione rialzata, domina tutta la città. Nell’area che lo circonda, dove c'era il rigoglioso orto-giardino dei frati oggi si rifugiano le coppiette in cerca d’intimità. Ma oltre all’incuria e all’abbandono, sul Mulino e sui suoi tesori si è allungata l’ombra cupa della speculazione edilizia. Nel 1993 viene presentato un progetto che ne prevedeva l’abbattimento e la realizzazione di un centro commerciale. Il WWF locale si ribella e fa ottenere dal Ministero dei Beni Culturali il vincolo di tutela. L’ex Convento entra a far parte del patrimonio artistico nazionale e diventa così protetto dallo Stato. La speculazione non si arrende e le tenta tutte per aggirare il vincolo fortunatamente senza riuscirci. La svolta arriva nell’ultimo anno, viene presentata una convenzione pubblico-privato: il Comune entrerà in possesso dell’ex Mulino e in cambio consente l’edificazione dell’area intorno. In pratica la condanna a morte del Convento, stritolato dal cemento e dall’asfalto. Il progetto, così come è stato presentato, inoltre distruggerà una parte del bene vincolato, le grotte sottostanti, devasterà il paesaggio e l’ambiente circostante. “Un accordo folle” –denunciano i volontari del Comitato “Sant’Antonio Abate” che lottano contro tutto e contro tutti per restituire il monumento alla città– “tutto a vantaggio del privato che guadagnerà da questa operazione quattro milioni di euro a fronte dei due milioni a vantaggio della Pubblica Amministrazione.” Il Comitato ha rivolto un appello al sindaco Merolla perché non firmi la Convenzione, in caso contrario sono pronti a ricorrere alla giustizia. Nel frattempo lavorano per mobilitare l’opinione pubblica e far conoscere alla città il suo tesoro dimenticato. Uno spazio che anziché essere massacrato da altro inutile cemento puo’ essere rivalutato e messo a disposizione per realizzare musei, mostre, spazi aggregativi per i giovani, lavori per cooperative sociali e associazioni di volontariato. Ma nel frattempo, da vent’anni almeno tutto è bloccato e il Mulino lentamente muore. I suoi capolavori rischiano di scomparire per sempre, qualcuno già non c’è più. Come la Santa della fotografia che ammiravamo prima, misteriosamente distrutta a picconate qualche anno fa.


Quest'articolo è stato pubblicato nel numero di dicembre di "Collettivamente", mensile dell'associazione Eupolis. 

11 commenti:

  1. Speculazione edilizia a danno del territorio - mattoni e cemento a Cisterna di Latina -
    http://www.meetup.com/cisternalatina/messages/boards/thread/9630028

    RispondiElimina
  2. Si spendono tanti soldi per una "incompleta"
    piazza del paese e nulla per una cosa così importante...

    RispondiElimina
  3. Il territorio di Cisterna di Latina,e' continuamente sottoposto a scempi e devastazioni,sara' ormai scontato ma tali IRRESPONSABILITA' sono in gran parte politiche.

    Una politica dissennata irresponsabile e indifferente che lascia il territorio alla speculazione dei cementificatori e del riciclaggio, niente viene risparmiato dalla famelica classe politica di Cisterna di Latina, e mentre vengono tranquillamente autorizzati gli scempi urbanistici di ogni tipo e schifo, il patrimonio storico di CISTERNA si sgretola grazie all'indifferenza.

    Uno degli esempi piu' eclatanti e' dato dall'ex Convento si Sant'Antonio Abate ed ex mulino Luiselli, una struttura storica che da' nome ad un intero quartiere lasciata sgretolare .

    E' per questo che vi segnalo e vi invito a partecipare al prossimo incontro pubblico che si terra' Venerdi' 13 Gennaio alle h 18 a Palazzo Caetani, lìincontro-convegno e' promosso dal neo comitato convento di S. Antonio a cura di Maurizio Cippitani.

    RispondiElimina
  4. Cippitani è uno dei maggiori conoscitori della storia locale nonché una delle personalità più attive nel contrasto alla speculazione che sta distruggendo Cisterna. Partecipare a questo convegno sarà un forte segnale per rompere l'indifferenza di cui parli nel commento e far capire ai politici che Cippitani non è solo e la sua battaglia per salvare la nostra storia è condivisa da molti cisternesi.

    RispondiElimina
  5. Resoconto dell’interessante incontro pubblico promosso dal COMITATO CONVENTO DI S.ANTONIO:

    Numerosa la presenza dei cittadini insieme a numerosi consiglieri comunali (non ho pero’ visto quelli del PD), segnale evidente che il “problema” MULINO-LUISELLI non lascia indifferenti, nonostante l’incuria e gli innumerevoli tentativi di tipo affaristico speculativo mascherati da “interventi di riqualificazione” che si sono susseguiti fino ai nostri giorni.

    L’apertura dell’incontro e’ stata tenuta da Maurizio Cippitani che ha illustrato i diversi tentativi,per ora fortunatamente falliti, per modificare completamente sia l’ex convento (mulino Luiselli) sia l’area circostante tramite espropri e aumenti di cubature.

    Notevole curiosita’ ha destato la descrizione dei vani tentativi della politica nostrana di essere incurante e indifferente al proprio passato e ai patrimoni storici esistenti, che invece di prodigarsi per un serio progetto di recupero si sono costantemente impegnati per l’abbattimento e la modifica strutturale facendo ricorso a infiniti sotterfugi, dall’era del sindaco Salvatori fino al sindaco “elegante e educato” mauro carturan (il minuscolo e’ intenzionale) che si e’ saputo vergognosamente distinguere.

    Numerose sono state le fandonie insieme ai tentativi di bassa lega, intraprese dal voluminoso mauro carturan con il solo scopo di infangare coloro che, con serie argomentazioni (frutto di studi e ricerche) hanno dimostrato contrarieta’ agli scempi progettuali previsti.

    L’impegno e le ricerche da parte del WWF ,nella persona del cittadino Maurizio Cippitani,hanno consentito di far considerare l’ex convento come edificio storico vincolato . Tale classificazione, ha fortunatamente impedito le cattive intenzioni di politici sprovveduti e speculatori di ogni tipo.

    Nonostante il vincolo ministeriale a tutela dell’ex convento,sono stati descritti durante il pubblico incontro gli imperterriti tenativi del “mite” ed “educato” orco di Borgo Flora che prima ha esternato la sua intenzione di iscriversi al WWF senza pero’ mai farlo,successivamente mettendo in atto il suo naturale talento al fine di infangare il cittadino Maurizio Cippitani ha perfino tempestato di telefonate l’allora presidente nazionale del WWF Fulco Pratesi.
    Naturalmente tali telefonate non sono servite ad infangare l’onesto e deciso Maurizio Cippitani,infatti e’ stato necessario l’intervento diretto(tramite comunicato stampa) dell’allora presidente F.Pratesi.

    Giunti ai nostri giorni, tra palazzinari e politica del cemento, insieme a tutti gli scempi subiti dal nostro territorio il pericolo a carico del mulino ex convento non e’ del tutto scampato, per questo che durante l’incontro e’ stata presentata una proposta di progetto per il recupero e la conservazione del manufatto senza apportare alcuna modifica esterna, da destinare a tutti i cittadini.

    A tal proposito e’ iniziata una petizione di raccolta firme allo scopo di rendere partecipi i cittadini al destino del mulino.

    Hanno dimostrato serie intenzioni anche i diversi consiglieri presenti , intenzioni atte alla tutela dell’edificio storico e dell’intera area ……staremo a vedere cosa seguira’ alle serie intenzioni .

    RispondiElimina
  6. Oltre al cemento, prosegue il taglio ingiustificato degli alberi cittadini, il giorno 19 Gennaio e' toccato a ben due alberi che ornavano corso della repubblica nord all'altezza dell'agricola Maggi di fronte alla pasticceria viennese .http://www.meetup.com/cisternalatina/messages/boards/thread/9902747

    RispondiElimina
  7. Ancora una volta, lo scempio continua nell'indifferenza e nell'ignoranza dell'amministrazione comunale di Cisterna di Latina che insensibile all'ambiente consente il taglio ingiustificato degli alberi.

    Questa volta l'indifferenza insieme alla motosega, e' stata a carico di due alberi adulti e in buona salute, che erano pacificamente piantumati al quartiere di S.Antonio (corso della Repubblica nord altezza dell'agricola Maggi,supermercato Conad,pasticceria Viennese), le piante che offrivano refrigerio in estate sono state inspiegabilmente abbattutte.

    ABBATTUTE SENZA MOTIVAZIONE E IN BARBA ALLO STESSO REGOLAMENTO COMUNALE .

    Cisterna adotta un Regolamento 'verde' per alberi e spazi verdi pubblici e privati http://test2.comune.cisterna.latina.it/?Id=1559&liv=2&pos=
    dopo aver cliccato il link in fondo al comunicato si puo' accedere al regolamento comunale in formato pdf.

    Chiunque potra' verifcare l'anomalia.

    VERGOGNA

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me hanno riferito che quelle piante erano malate e che con le radici stavano distruggendo il marciapiede.

      Elimina
    2. La fandonia delle piante affette da gravi malattie (fitopatologie) e' l'alibi con cui si consentono veri e propri atti vandalici, perdipiu' in assoluto contrasto con le norme stabilite dallo stesso comune.
      Le piante adulte che costituiscono le alberature urbane,appartengono alla specie dei bagolari dette anche spacasassi,in quanto il loro apparato radicale solleva i piani pedonali e i manti stradali.
      TALE CARATTERISTICA PERO' NON GIUSTIFICA TALI TAGLI,perche' a tale inconveniente si puo' fare ricorso con delle tecniche di "ingabbiamento" dell'apparato radicale,suggerito da paesaggisti e agronomi.

      Inoltre chiunque potra' verificarlo, nella zona dove esistevano le belle piante,il piano pedonale e il manto stradale non ha subito alcun danneggiamento.

      Per chi volesse puo' visionare degli esempi postati sul meet up di Cisterna, nella sezione DISCUSSIONI -bacheca messaggi- alla voce: ANCHE SE IL PROBLEMA E'ALLE RADICI IL TAGLIO DEGLI ALBERI E' INGIUSTIFICATO.

      Alberi di 20-30 non si possono rimpiazare in breve tempo, la sensazione e' ormai quella di avere a che fare con una amministrazione indifferente e incapace, che predilige il piu' redditizio cemento anziche' un sostenibile rispetto ambientale.

      Elimina
  8. Lunedì 12 marzo alle 10.00 a Cisterna in Via Falcone, zona San Valentino, si terrà la cerimonia per la “posa della prima pietra” La solita attivita’ propagandistica.Ormai non e’ mistero per nessuno, ormai si conoscono bene leintenzioni della MAGGIORANZA FORTE E COESA dove il sindaco,anche in questa occasione, sapra’ svolgere al meglio le sue funzioni di camerlengo, al servizio di chi gli ha permesso di indossare la fascia tricolore.Intanto CISTERNA tanto amata in campagna elettorale, e’ stata ormai irrimediabilmente devastata da colate di cemento armato,sottoforma di numerose case vuote e invendute. La responsabilita’ di tale stato e’ unicamente da attribuire alla classe politica attuale ( non distinguibile dalla prrecedente) che incurante del territorio e delle esigenze di vivibilita’ dei cittadini ha consentito tutto cio’.Ebbene, mentre in altri paesi e citta’ si stanno seriamente attuando delle decisioni atte alla salvaguardia e al risparmio del suolo, come il censimento degli immobili per accertarne l’effettiva occupazione , bloccando quindi ogni famelica intenzione cementificatoria IL COMITATO D’AFFARI DI VIA ZANELLA agisce esattamente al contrario in barba a qualunque logica.Il risultato e’ sotto gli occhi di tutti i cittadini,e la presenza di numerosi appartamenti vuoti non si puo’ negare.INVECE, nel continuare l’attivita’ di propaganda addirittura promuovono il “giorno dell’inaugurazione della posa della prima pietra” chissa’ se ci saranno le camicie nere a ricordo di tali commemorazioni tipiche del ventennio?Di sicuro pero’ ci sara’ la presidentessa dello sperpero della regione Lazio RENATA POLVERINI,pronta ad essere ricevuta dal camerlengo ubbidiente in fascia tricolore a farle gli onori di casa, immancabile sara’ la presenza dell’immensa mole del presidente del consiglio e di altre inquietanti presenze ,come il presidente dell’ATER Gianfranco Sciscione che e’ stato insediato subito dopo che il TAR del Lazio gli aveva cancellato la poltrona. Le indecenti presenze ovviamente non si limitano qui, infatti e’ prevista la presenza der PECORA all’anagrafe Teodoro Bontempo uno di quelli che pur predicando rigore e serieta’ non riesce proprio a rinunciare a piu’ poltrone e a piu’ stipendi, oltre ovviamente ad una modesta pensione di 6963 Euro escludendo la liquidazione di appena 149,792 Euro.Massi’, massi’ cosa volete che sia ? Daltronde da quando la POLVERACCHIA polverini si e’ insediata alla regione, gli sprechi per consulenze e attivita’ varie di rappresentanza sono aumentati a dismisura, tant’e’ che dalla stessa giunta POLVERACCHIA polverini e’ stato deciso, mentre si chiudono ospedali e si riducono servizi importanti per mancanza di fondi, di estendere la possibilita’ di usufruire di sobri vitalizi ( a partire da 3900 Euro) ad assessori presenti e passati, ….gia’ a soli 55 anni ( usufruira’ di tale trattamento ad es. il sindaco di Latina Di Giorgi).NON CHIUDEREMO GLI OSPEDALI TAGLIEREM GLI SPRECHI, cosi annunciavano gli slogan elettorali insieme alle promesse di riduzione dei costi della politica regionale fino ad allora sostenuti dalla giunta Marazzo.Nessun problema per la presidentessa delle tessere facili e delle case a prezzo di favore, a CISTERNA potra’ sentirsi a pieno agio, sara’ accolta con tutti gli onori.Di sicuro non si vedranno scocciatori vari,non si vedranno sfrattati, non si vedranno cittadini disagiati senza reddito dignitoso, non si vedranno cassaintegrati,non si vedranno precari, non si vedranno disoccupati, ……TALI CATEGORIE A CISTERNA (come pure in buona parte dell’italico paese) SANNO LAMENTARSI ma al momento che hanno occasione di ritrovarsi i responsabili delle loro sciagure preferiscono ammutolirsi, defilarsi o peggio rimanere indifferenti.Venga pure tranquilla quindi la POLVERACCHIA polverini, venga pure in elicottero.….Una volta giunta a destinazione il camerlengo in fascia tricolore, sara’ ben lieto di offrirle un passaggio in autoblu’.TANTO SI SA’ ,SACRIFICI PER I CITTADINI ….chi li rappresenta invece puo’ fare un’eccezione!

    RispondiElimina

NO TROLLING!